I cibi da non dimenticare: i cereali integrali

I cereali integrali in chicco non trasformati sono una meravigliosa fonte di fibra e di micronutrienti.
Quando però gli strati esterni di questi alimenti vengono rimossi con il processo di raffinazione,
ciò che resta è solo amido e proteine. I micronutrienti che vengono persi sono in realtà utili per
rafforzare il sistema immunitario, svolgere una funzione antinfiammatoria generale,
per la prevenzione di vari tumori ed altro…
Anche le fibre, oltre a favorire il buon funzionamento intestinale, sono molto importanti per la
prevenzione delle malattie cardiovascolari e tumorali.
Simili benefici sono anche dovuti ad un indice glicemico e insulinemico relativamente basso
che caratterizza i cereali integrali, rispetto a quelli raffinati.

Riso integrale: tra i cereali è quello più equilibrato. Appartiene alla famiglia delle Graminacee
come frumento, orzo, avena e segale. Contieni amido, proteine, acidi grassi, sali minerali e vitamine.

Miglio: aiuta a riscaldare il corpo ed è preferibile consumarlo in autunno/inverno.
E’ un cereale molto antico, di origine asiatica ma molto consumato nel Medioevo anche in Italia.
Se bene masticato, come andrebbe sempre fatto con i cereali integrali, è particolarmente indicato
per chi soffre di acidità di stomaco. In cucina è molto versatile (ottimo per minestre, sformati,
polpette al forno). NON CONTIENE GLUTINE

Avena: molto energetico, quindi indicato per la prima colazione (si usa nel muesli).
Uno dei cereali con l’indice glicemico più basso e adatto al controllo del colesterolo.
Importante quindi per chi soffre di diabete. Il suo utilizzo più noto in cucina, insieme al muesli,
è il porridge, deliziosa crema tipica della colazione anglosassone. La farina di avena si presta molto
anche per l’utilizzo in prodotti da forno, per un pane più soffice o deliziosi biscotti.

Farro: diffusissimo già diecimila anni fa in Medioriente, è stato progressivamente abbandonato
nel corso della seconda metà del Novecento per la sua scarsa resa produttiva. A livello nutritivo,
si distingue dal grano tenero per una più alta quantità di proteine. Facilità di cottura e gusto eccelente,
è consigliato scegliere sempre farro decorticato e non perlato, perchè la perlatura ne riduce la quantità
di fibre, a favore di una più veloce cottura.

Grano saraceno: a dispetto del nome in realtà non ha nulla a che fare col grano e non è neppure
un cereale. Molto energetico, adatto a scaldare il corpo, infatti è coltura tipica della Siberia, Russia,
Europa dell’Est e Asia Centrale. Eccezionali caratteristiche nutritive, contiene infatti nelle giuste
proporzioni tutti gli amminoacidi essenziali.
Un tempo era abbondantemente coltivato in Valtellina, utilizzato per fare pasta e polenta.
NON CONTIENE GLUTINE

Pizzoccheri della Valtellina (di grano saraceno)

Pizzoccheri

 

Grano: proviene da Europa, Asia e Medioriente. E’ comunemente usato sotto forma di cuscus,
semolino e farina.

Orzo: uno dei cereali più antichi, facilmente digeribile e nutriente.
Particolarmente indicato nei mesi estivi, per le sue proprietà rinfrescanti.